domenica 19 giugno 2011

Abbiate pazienza...

Salve a tutti!
Manchiamo dalle scene da quasi due mesi, pressocchè ingiustificatamente. Avete ragione, avete ragione, siamo stati degli screanzati di prima categoria. Non abbiamo scuse.
O forse una si.

Beh, dopo 4 anni di onorato servizio su Blogger, PlayLeast sta facendo i bagagli! Ci trasferiremo presto su un'altra piattaforma blogging e l'occasione ci sembrava quanto mai ghiotta per metter mano a un bel restyling corposo e massiccio di tutto il blog. Si, avete capito bene!
Trasferimento & Restyling prima di tutto, ma anche molto altro ancora! Manca davvero poco, l'attesa non durerà oltre.

Chi vivrà vedrà, perciò cercate di arrivare tutti vivi per poter godere appieno del nuovissimo PlayLeast!

Un abbraccio caloroso a tutti e arrivederci prestissimo!

Lo staff di PlayLeast.

mercoledì 20 aprile 2011

Ostinati e Contrari

Già, lo ammetto, per compilare una playlist su Playleast mi deve accadere qualcosa di forte, di importante, che mi desti dalla pigrizia e mi faccia scrivere ed usare la musica per comunicare il mio stato d'animo; lasciar cantare gli altri perchè ormai sono rimasto senza fiato.
Succede sempre alla fine di un viaggio, trovare le forze di ricominciare tutto da capo, ricollezionare fotografie, momenti, diari e metterli da parte e fare da setaccio. Percui, se partire è un po' morire, ripartire è una rinascita, una nuova vita da scoprire, nuove strade da percorrere, alzarsi dopo la caduta e dire: "non fermatemi, non fermateci, non provate a fermarci o peggio per voi, perché se eravamo un treruote della piaggio, ora siamo un caterpillar, e guai a qualsiasi ostacolo che si possa mettere davanti ed ostruirci la strada".

Ostinati e Contrari, Sempre!




giovedì 14 aprile 2011

The wave that I love you (plus many other ways)

Ci sono serate che non si dimenticano. Serate wave in un dolcissimo, piccolo, magico club che a Berlino, ora, non c'è più. Con un gruppo di amici ai quali ti attacasti come una calamita al frigorifero, sin dal primo incontro. Con una ragazza, fra questi, la cui straordinaria genuinità ti fa ancora brillare gli occhi al pensiero.
Questa è la wave that I love you, Noviè. Il mio regalo per te, il mio augurio di tornare prestissimo a divertirci e scatenarci insieme di nuovo, come quella sera.
Estendo l'augurio a chiunque legga e ascolti questa playlist, una serata così vi avrebbe di certo fatto tremare le mani dalla gioia.

01. The Rakes - Binary love
02. Glasvegas - It's my own cheating heart that makes me cry
03. Bauhaus - She's in Parties
04. The Doves - Black and white town
05. The Horrors - Who Can Say
06. Joy Division - Transmission
07. Franz Ferdinand - The Dark of the Matinée
08. Blondie - Denis
09. Pulp - Mile End
10. The Smiths - Girlfriend in a Coma
11. Bloc Party - Two More Years
12. Suede - Trash
13. Crystal Castles ft. Robert Smith - Not in Love
14. The Last Shadow Puppets - Standing Next To Me
15. New Order - Bizarre Love Triangle
16. Zoot Woman - Lonely by Your Side
17. Filthy Dukes - This Rhythm
18. Grafton Primary - Colour
19. Morrissey - Everyday is like Sunday
20. Fenech-Soler - Demons
21. British Sea Power - Please Stand Up
22. The Killers - Mr. Brightside
23. I Love You, But I've Chosen Darkness - According to plan
24. Ultravox - We Came to Dance
25. Hurts - Wonderful Life
26. The Chameleons - View From A Hill (The Radio 1 Evening Show Sessions)
27. Klaxons - It's not over yet
28. Soft Cell - Say Hello, Wave Goodbye
29. Visage - Fade to Grey
30. White Lies - Farewell to the fairground
31. The Human League - Open your heart
32. The Raveonettes - Dead Sound
33. Interpol - Narc
34. She Wants Revenge - Tear You Apart
35. The Vaccines - All in White
36. (We Are) Performance - Vandals
37. The Cure - In between days
38. Depeche Mode - Home
39. Orchestral Manoeuvres in the Dark - Electricity
40. Editors - The racing Rats


mercoledì 16 marzo 2011

Intorno alla testa ci sono due orecchie

Diciamolo, le rappresentazioni a nostra disposizione circa la figura dei filosofi sono un po' povere, un po' fuorvianti. Tra le giacche di tweed, le pipe fumate in poltrona da un lato e dall'altro le gambe incrociate su un prato, con Zarathustra in una mano e un bombozzo nell'altra c'è qualcos'altro, un qualcosa che eccede. Alla comodità di queste due immagini stereotipiche sfugge la realtà delle cose, ossia tutti quei filosofi e quelle filosofe che occupano lo spazio intermedio tra la fase della maria e quella del tabacco da pipa. Insomma, quelli e quelle come me.
Noi filosofi reali siamo un pò così, teneramente sfigatelli. Potrei dire dei nerd, ma così facendo non renderei giustizia a quanti di noi sono attualmente così nerd da non sapere cosa significhi questa parola. E, neanche a dirlo, abbiamo dei gusti musicali assolutamente eccellenti.
In quanto filosofa, ex musicista e autrice di playlist strampalate rendo dunque omaggio alla mia categoria con un post tutto dedicato a quelle canzoni che pur essendo assolutamente compiute su un piano estetico e musicale, rimandano, racchiudono, sintetizzano alcuni dei grandi concetti filosofici. Una specie di antologia filosofica a base di pop-rock.
Olè.



01. Velvet Underground – I'll be your mirror (In chiave critica, Cfr. L. Irigaray, Speculum)
02. The Cure – Killing an Arab (deliberatamente ispirata a A. Camus, Lo straniero)
03. The Beatles – Nowhere Man (Cfr. H. Arendt, La banalità del male)
04. Sigur Rós - Hoppi Polla (la più compiuta illustrazione dell'idea bergsoniana di stati qualitativi della coscienza Cfr. H. Bergson, Saggio sui dati immediati della coscienza)
05. John Lennon – Working class hero (Cfr. S. Weil, La condizione operaia)
06. The Who – I'm Free (Cfr. J.P. Sartre, L'essere e il nulla)
07. The Byrds – Turn, Turn, Turn (o meglio, il divenire eracliteo)
08. Radiohead – 2+2=5 (alla faccia del “neanche Dio può far si che due più due non faccia quattro” di Ugo Grozio)
09. The Beatles - Getting Better (Cfr. G.W.F. Hegel, Lezioni sulla filosofia della storia)
10. Belle and Sebastian – We're not living in the real world (Cfr. Platone, Fedro)


    giovedì 10 febbraio 2011

    Emicrania

    Che sono strano non è una novità. Quando mi trovo con un mal di testa così forte da ambire ad una risoluzione alla "Maria Antonietta" piuttosto che prendere farmaci ad hoc, preferisco medicine alternative. Una su tutte la musicoterapia. Non so per quale bizzarro motivo ma ci sono pezzi che fanno rilassare la mia cucuzza tutta compressa e complessa.